Parashat Vaerà: Impara dalle rane
Dopo la prima piaga del sangue, Moshè avvertì il faraone che se continuava a rifiutare la richiesta di lasciare il popolo ebraico uscire dall’Egitto, ci sarebbe stata una nuova piaga: “E il fiume brulicherà di rane, si alzeranno e andranno nelle vostre case, nelle vostre stanze da letto, sui vostri letti, nelle case dei vostri servitori e del vostro popolo, nei vostri forni e nelle vostre ciotole per impastare.” Dopo il rifiuto del faraone, le rane hanno fatto il loro ingresso in tutto l’Egitto, incluso nei forni. La Ghemara ci dice che diverse centinaia di anni dopo, le azioni delle rane che entravano nei forni ispirarono tre grandi uomini; Chanania, Mishael e Azaria. Vivevano in Babilonia sotto il dominio di Nabucodonosor che emanò un decreto che prevedeva che tutti dovessero inchinarsi a una statua a sua immagine. La punizione per non farlo era di essere gettato nel fuoco. La Halachà prevede che bisogna abbandonare la propria vita piuttosto che adorare gli idoli, ma i commentari spiegano che inchinarsi a questa immagine non costituiva un vero culto degli idoli. Quindi, tecnicamente parlando, era lecito inchinarsi all’immagine, e molti ebrei lo fecero. Chanania, Mishael e Azaria impararono dall’esempio delle rane che andavano nei forni in Egitto, che anche loro dovevano essere pronti per essere gettati nel fuoco perchè se le rane che non hanno mitzwa di Kiddush HaShem (santificazione del nome di D-o) erano disposte ad andare in un forno ardente per santificare il nome di D-o, tanto più loro, che, come esseri umani, hanno questa mitzwà dovevano essere disposti a essere gettati nel fuoco.
Il Darchè Mussar evidenzia una grande difficoltà con questa Ghemara. Il ragionamento era basato sul fatto che le rane non avevano la mitzwà di morire per Kiddush HaShem, mentre loro sì. Tuttavia, Moshe informando il faraone che le rane sarebbero entrate nei loro forni dava un comando alle rane di andare nei forni. Stando così le cose, come potrebbero Chanania, Mishael e Azaria imparare il Kiddush HaShem dalle rane? D-o comandando alle rane di andare nei forni, non limitò il comando ai forni – le camere da letto, i letti e le ciotole per l’impasto erano incluse nell’elenco dei luoghi in cui le rane potevano andare. Ogni rana aveva la possibilità di scegliere dove andare. Ciononostante, molte rane scelsero di rischiare la propria vita per assicurarsi che il comando di D-o fosse adempiuto. Dal fatto che ogni singola rana non è stata comandata di andare nel fuoco e tuttavia molte di loro lo fecero, Chanania, Mishael e Azaria hanno imparato che anche loro dovevano essere pronti per essere gettati nel fuoco. Il Darchè Mussar impara un’altra lezione dalle azioni delle rane che sono entrate nei forni. Potevano trasferire la responsabilità su altre rane, tuttavia hanno rifiutato l’opzione comoda contribuendo alla santificazione del nome di D-o. Allo stesso modo, quando a una persona viene offerta l’opportunità di eseguire una certa Mitzwà, non dovrebbe cercare di sottrarsi alla responsabilità assegnatagli sperando che qualcun altro la intraprenda. Piuttosto, dovrebbe vederla come un’occasione per santificare il nome di D-o. Purtroppo, non è raro che una persona sia tentata di considerare tali opportunità come oneri. Questo atteggiamento sembra essere fondamentalmente contro la prospettiva della Torà. La Torà si difende assumendosi la responsabilità quando le cose devono essere fatte. La Mishna in Pirke Avot afferma: “In un posto dove non ci sono uomini, sforzati di essere un uomo.” Ciò vale sia per le ricorrenze quotidiane minori che per le occasioni meno comuni ma più significative. Ad esempio quando c’è una richiesta di aiutare in un certo sforzo è lodevole assumersi la responsabilità senza aspettare che gli altri lo facciano. Ci sono numerosi problemi importanti che affliggono il mondo ebraico oggi: invece di aspettare che gli altri si assumano la responsabilità di correggere questi problemi, una persona dovrebbe vedere se c’è qualcosa che può fare. La continuazione della storia delle rane mostra cosa è successo alle rane che sono entrate nei forni. Quando la pestilenza si fermò “Le rane morirono dalle case, dai cortili e dai campi”. Baal HaTurim e Daat Zekenim sottolineano che non si fa menzione delle morti delle rane che erano nei forni. Spiegano che queste sono state risparmiate come ricompensa per il loro sacrificio.
Vediamo da qui che assumersi la responsabilità di fare la volontà di D-o porta solo bene. Possiamo noi tutti meritare di assumerci le responsabilità al nostro meglio per il bene di tutti e possa questo portarci benedizione.